Osteria al Molo 13

Osteria al Molo 13

16 Settembre, 2020 0 Di Marcella Gaudina

Anche in tempi di Covid-19 l’Osteria al Molo 13 non delude, anzi si conferma un ristorante con la R maiuscola. Vi siamo tornati a un anno esatto di distanza dall’ultima volta (per noi è oramai diventata una consuetudine festeggiare qui il nostro anniversario di nozze) e ne siamo rimasti ancora una volta entusiasti. E questa volta non solo per il cibo.

In questa fase in cui, in città, molti ristoratori non hanno riaperto e altri stanno valutando ancora se tirare su la serranda o meno, l’Osteria al Molo 13 non ha avuto dubbi sul da farsi. E una volta riaccesi i fornelli lo ha fatto nel totale rispetto delle norme di distanziamento sociale contenuti nel Dpcm del 17 maggio, senza per questo snaturare la natura del locale. All’ingresso viene misurata la temperatura ed è a disposizione dei clienti gel disinfettante; ci sono le famigerate barriere di plexiglas in mezzo ai tavoli (chi lo volesse può optare per un posto nel dehor allestito al’esterno); una volta al tavolo, per favorire il tracciamento dei contatti in caso di eventuale contagio, si è invitati a compilare un foglio con i propri dati; il personale di sala e, immaginiamo, anche quello di cucina, indossa rigorosamente la mascherina. In questo modo gli avventori si sentono al sicuro (ricordiamo che il locale non è grandissimo e i tanti tavoli in sala non assicuravano a priori il distanziamento sociale, che invece è garantito) e il tutto senza rovinare l’atmosfera spensierata che deve accompagnare una cena fuori casa. Cosa che non guasta anche perché, a differenza degli anni passati, quando la clientela era soprattutto business, oggi il Molo 13 è frequentato soprattutto da famiglie, coppie e gruppi di amici del posto.

A tal proposito, il conto sembra essere addirittura meno “salato”. Questa volta abbiamo infatti speso 139 euro contro i 150 della precedente per due antipasti di pesce, due piatti di Paccheri uno al nero di seppia e l’altro al ragù di pesce, una bottiglia di Gewurztraminer, un’acqua minerale, due dolci e due caffè. Un invito sicuramente a tornare.

DI SEGUITO L’ARTICOLO PUBBLICATO IL 20/09/2019

LOCATION: pur trovandosi in zona vecchia Fiera e più precisamente a pochi minuti a piedi dalla fermata della metropolitana rossa De Angeli, non appena si varca la soglia dell’Osteria al Molo 13 si ha quasi l’impressione di non essere più a Milano. Ogni angolo e ogni parete del locale trasuda infatti di Sardegna. Colori accesi e arredi tradizionali rievocano l’atmosfera isolana. L’ambiente pur nella sua semplicità è molto elegante e raffinato. Unica pecca i tavoli non troppo distanziati tra loro, anzi così vicini che quando il locale è pieno può succedere di sentire le conversazioni altrui. Ma se quest’ultime sono di clienti affezionati e vertono sui piatti assolutamente da provare possono essere solo d’aiuto. Almeno così è stato per noi in ben due occasioni.

MENU: all’Osteria al Molo 13 ci sono almeno due certezze. La prima è l’abbondante piatto di pane carasau caldo con olio, sale e rosmarino che accompagna la difficilissima lettura del menù per le tantissime proposte presenti in lista e il cestino di dolcetti tipici sardi e il bicchierino di mirto che il personale fa immancabilmente trovare a fine pasto. La seconda è che qualsiasi cosa si scelga questa rispecchierà le specialità di mare e non solo dell’isola: antipasti caldi e freddi, bottarga, aragosta alla catalana, fregola con crostacei, culurgione alla nuorese, pecorino, seadas. Tantissime le conchiglie (ostriche, fasolari, mandorle, canestrelli, tartufi), e svariati i tipi di carpaccitartare, zuppette e insalate di mare. I primi piatti sono addirittura una trentina, e spaziano dai maccarones ricci e favette ai culurgionis con bottarga, dagli spaghetti con astice e aragosta ai risotti. Più contenuta la proposta dei secondi, con la gran catalana di aragosta e i fritti tra le proposte principali. Noi decidiamo di iniziare da un piatto di scampetti e gamberetti rossi olio e limone – davvero eccezionali – e da una tartare di ricciola, nella media e un po’ troppo condita per i nostri gusti. Si nota, comunque, la freschezza del pesce, e per questo ci sentiamo di consigliare, su tutti, i piatti a base di pesce crudo.

SERVIZIO: veloce, puntuale e preciso. Personale gentile e spiritoso. Una sera sia io che mio marito abbiamo preso un piatto a testa di Lorighittas ai “3 orgasmicon di vongole, ricci e bottarga  e una volta terminato di mangiarli e chiesto il caffè e poi il conto il cameriere guardandomi mi ha detto riferendosi a mio marito “La pasta deve aver fatto proprio effetto, visto che ha fretta di andare via subito!”.

Io e il mio piatto vuoto perché notoriamente a dieta!!!!

CONTO: 150 euro in due per due antipasti di pesce, uno freddo e uno caldo; due piatti di Lorighittas ai “3 orgasmi”, una bottiglia di Vermentino, due acque minerali e due caffè.

IL VOTO DEL CONFORT CREW: 10. Un voto così alto va decisamente motivato soprattutto dopo esserci imbattuta in rete recensioni discordanti e secondo noi in gran parte immotivate. Ma rispettiamo il parere e i gusti di ciascuno. All’Osteria al Molo 13 siamo stati più volte provando anche cose diverse e in momenti di grande affluenza (il locale si trova nella zona ex Fiere dove ci sono tanti alberghi e quando ci sono fiere è uno dei più gettonati) e ci siamo sempre trovati bene sia per le pietanze che per il servizio. E se in linea di massima è un locale da 8 questa volta ci siamo voluti sbilanciare per il significato che per noi ha questo posto. Per farvi capire il perché del nostro voto è doverosa una premessa. Quando 17 anni fa siamo “sbarcati” a Milano, i miei genitori, a me e mio marito, avevano trovato come prima sistemazione d’emergenza un monolocale proprio in via Rubens 13, ovvero nello stesso palazzo dove da 13 anni era aperta niente meno che l’Osteria al Molo 13. Ai quei tempi il Molo 13 ci sembrava un ristorante inavvicinabile. I nostri giovanissimi vicini di casa, anche loro non di Milano, ce ne avevano parlato come di un ristorante per ricchi, frequentato da calciatori e veline. Pertanto a noi provinciali sembrava un posto fuori dalla nostra portata. Prima di provarlo sono passati anni e nel frattempo abbiamo comprato due case e cambiato zona (da zona De Angeli ci siamo spostati in zona Bocconi). E quando recentemente ci siamo tornati, per un’occasione speciale, il nostro anniversario di nozze, abbiamo fatto come un salto nel passato. Nonostante il nostro voto sia in un certo senso “drogato” l’Osteria al Molo 13 rimane un ottimo posto dove mangiare pesce a Milano, oltre che uno di quei locali da provare almeno una volta nella vita.

Osteria al Molo 13
Via Rubens 13
Tel. 02.4042743