Ecco chi può affittare casa ai turisti

Ecco chi può affittare casa ai turisti

4 Gennaio, 2019 0 Di Marcella Gaudina

In occasione di manifestazioni come il Salone del Mobile, i prezzi di una camera d’albergo o di una stanza di un appartamento privato a Milano, possono salire alle stelle. Per questo non mi stupisco del fatto di avere già l’appartamento prenotato dal 9 al 14 aprile, giorni in cui nel capoluogo lombardo si terrà l’evento punto di riferimento per il settore dell’arredo e del design (peccato però non aver potuto accettare la prenotazione delle ospiti, che vi soggiornarono l’anno scorso, se solo ci avessero contattato prima!).

Il Salone del Mobile è forse rimasto infatti l’unico appuntamento all’ombra della Madonnina in grado di attirare così tante persone in città, a tal punto da far venire l’acquolina in bocca a molti milanesi alla sola idea di affittare una camera della propria abitazione o addirittura l’intero appartamento (credeteci perché conosco personalmente gente che, in questo periodo dell’anno, si fa ospitare da parenti e/o amici, pur di mettere a disposizione dei viaggiatori gli spazi di casa propria e avere così un’entrata extra).

Il problema è che se da un lato siti specializzati come Airbnb e Booking, negli ultimi anni, hanno facilitato di molto l’incontro tra domanda e offerta; dall’altro un host dell’ultima ora può correre il rischio di incorrere in sanzioni, anche molto salate, mentre il turista può finire per vivere un’esperienza assolutamente da dimenticare.

Per fare chiarezza sul tema, riporto di seguito i consigli che, a suo tempo, l’ufficio stampa di Bedycasa, sito specializzato in prenotazioni di camere in abitazioni private, mi aveva inviato, in previsione dell’interesse che Expo 2015 avrebbe suscitato tra i milanesi proprietari di immobili o con una stanza in più di cui disporre a piacimento.

Affittare una camera nella propria casa?

“Riguardo agli aspetti fiscali relativi alle locazioni brevi, se ad affittare l’immobile, in genere ammobiliato, è una persona fisica, non è necessario aprire la partita Iva”, spiega Elena Marchetti, dottoressa commercialista titolare dello Studio Marchetti di Milano. “Per gli affitti di breve periodo, cioè di durata complessiva nell’anno non superiore a 30 giorni, non c’è l’obbligo di registrazione in termine fisso, e ai fini della tassazione il locatore indica gli importi percepiti a titolo di canone di locazione (con esclusione quindi dei rimborsi per altre spese, ad esempio per le utenze) nella sua dichiarazione dei redditi. E’ possibile valutare, qualora ne ricorrano le condizioni, la convenienza di tassare tali redditi mediante l’applicazione della cedolare secca”.

Chi può mettere in affitto la propria stanza?

Per famiglie, coppie, single, persone non più giovanissime: è un ottimo modo per aumentare le proprie entrate e “viaggiare a domicilio”.

Quali sono i criteri per mettere in affitto uno o più camere di casa propria?

  • Proporre una parte della propria abitazione come alloggio temporaneo per il viaggiatore;
  • Non avere precedente penali e civili;
  • Assicurarsi che l’alloggio si trovi in una zona sicura;
  • Offrire una o più camere ben tenute, pulite e confortevoli;
  • Assicurarsi che il proprio alloggio sia conforme alle norme di sicurezza (in materia di incendi) e di igiene;
  • Includere la colazione;
  • Ammobiliare la zona riservata al viaggiatore;
  • Osservare le regole basilari di cortesia per il proprio ospite;
  • Ogni prenotazione da diritto a chi prende in affitto la camera di ottenere una ricevuta da parte dell’ospitante.