L’Artigiano della vera pizza napoletana

L’Artigiano della vera pizza napoletana

22 Maggio, 2019 0 Di Marcella Gaudina

LOCATION: anche se lontana dal centro storico di Milano (ma vicina alla
Centrale dell’Acqua e al Bottoni, il liceo scientifico che il prossimo anno frequenterà nostro figlio), la pizzeria L’Artigiano della vera pizza napoletana è facilmente raggiungibile grazie al tram numero 12, che da Duomo porta fino a via Mac Mahon. Nonostante le dimensioni ridotte del locale (una ventina i posti a sedere), nelle ore di punta il forno a legna sforna di continuo pizze (tantissime quelle d’asporto e quelle consegnate a domicilio).

MENU: 53 le pizze (anche al tegamino) presenti sul menu (appeso ad una parete del locale ve ne è anche uno in lingua inglese) e 40 gli ingredienti extra che si può scegliere di aggiungere pagando qualche euro in più. Ma se proprio la vostra pizza preferita non fosse tra quelle in lista (cosa alquanto improbabile) o ne desideraste una particolare, non preoccupatevi perché il pizzaiolo de L’Artigiano sarà lieto di accontentarvi. Anche se a chi viene qui per la prima volta lo chef consiglia di iniziare con una Margherita.

La pizza Thomas (pomodoro, salsiccia fresca, funghi porcini, scaglie di Grana) è eccezionale. Parola del “Confort Crew”!

SERVIZIO: il personale (tutto di nazionalità cinese) è molto cortese e gentile mentre il servizio è informale e veloce. Per le bibite c’è il fai-da-te. Una volta scelto cosa bere, guardando attraverso l’anta di vetro del mobile frigo, la si apre e si prende quello che si desidera. In caso di birre o bibite in bottiglia di vetro, sul bancone c’è un apribottiglie a disposizione dei clienti. Da quando si effettua l’ordinazione a quando le pizze vengono sfornate e servite passano al massimo 8/10 minuti.

CONTO: per tre pizze (una Siciliana, una Thomas e una Toscana), una Coca-Cola e una bottiglietta d’acqua frizzante abbiamo speso 30 euro.

IL VOTO DEL “CONFORT CREW”: 9 perché le pizze de L’Artigiano sono veramente buone (la Thomas, ad esempio, è davvero eccezionale) e digeribili. Merito delle materie prime di livello (solo per citarne una, la mozzarella arriva dal Caseificio Conte Ajmo di Pandino ed è prodotta solo con latte italiano ed è lavorata a mano) e dell’impasto leggero e di qualità. Due ingredienti che permettono allo staff di mantenere le promesse messe nero su bianco su un cartello posizionato all’interno del locale. Ovvero perché una buona pizza sia buona, dopo che la si è mangiata, non deve venire sete e la si deve digerire tranquillamente. E noi vi possiamo assicurare, che dopo averle mangiate, non abbiamo dovuto bere litri d’acqua e non ci è gonfiata la pancia. Che strano però che L’Artigiano della vera pizza napoletana abbia gli occhi a mandorla!

L’Artigiano della vera pizza napoletana
Via Mac Mahon, 46
Milano