LIEVITA’
Milano, come del resto tutte le città d’Italia, è ancora in quarantena causa Covid-19. E nonostante la fase 2 del lockdown sia quasi imminente (si parte il 4 maggio con le nuove restrizioni anti contagio), bar e ristoranti dovranno ancora aspettare per tirare su la serranda. Ma in tempi di confinamento molti locali milanesi, tra cui molti anche di lusso, hanno puntato tutto sul servizio delivery. Uno di questi è Lievità, che consente a chi ha una gran voglia di una pizza gourmet di averla stando comodamente a casa grazie alla consegna a domicilio di Deliveroo. Noi abbiamo avuto il piacere di provarla in tempi non sospetti, quando ancora si potava cenare fuori e stare seduti uno di fianco all’altro senza preoccuparsi di stare a un metro di distanza per evitare di ammalarsi di Coronavirus. Per chi non fosse stato così fortunato e desiderasse assaggiare la pizza di Lievità, il nostro consiglio (sempre che non si abbia una pizza preferita) è di scegliere quale ordinare lasciandosi guidare da un ingrediente, quello che vi piace di più, il vostro preferito. Io, ad esempio, adoro la scorola, le olive nere e i pinoli per cui quando ho dovuto scegliere quale pizza mangiare, non ho avuto dubbi: una Riccia Marinata. Se con la consegna a domicilio si porta tra le quattro mura la bontà e genuinità della pizza di Lievità, non si può fare lo stesso con la gentilezza e le attenzioni del personale di sala. Davvero uniche e impagabili. Ma per godere anche di queste non ci resta che aspettare la fase 3.
LOCATION: delle tre pizzerie milanesi firmate Lievità, noi abbiamo provato quella in Via Pasquale Sottocorno 17. Non essendo mai stati nelle altre due, sia in Via Ravizza 11 che in via Varese 4, non possiamo dire se questa rispecchi o meno lo standard della catena, ma immaginiamo di sì. La cosa certa è che la pizzeria Lievità situata nel quadrilatero milanese del food si caratterizza per un ambiente molto informale, che si presta ad accogliere gruppi, coppie, famiglie e single. L’atmosfera non si presta però a cene romantiche, ma semmai a un pranzo/cena molto easy. Solo due le sale dove trovare posto.
MENU: che dire, il menu di una pizzeria è per il 90 per cento composto da pizze. Ma qui quel 90 per cento è composto da pizze con la P maiuscola. Si tratta infatti di pizze creative, gustose e ricercate grazie a una selezione che tiene conto prima di tutto della stagionalità e della qualità degli ingredienti, in primis pomodori, latticini e oli extra vergine d’oliva. Oltre agli ingredienti, l’impasto ha tutti i crismi per essere digeribile: solo farina macinata a pietra, proveniente da grano al 100 per cento italiano e lievitazione garantita tra le 24 e 48 ore. Per ogni pizza sul menu vengono dettagliati tutti gli ingredienti utilizzati con relativa provenienza e se trattasi di prodotto a Denominazione Origine Controllata. E se siete tra quelli convinti che la pizza si sposi bene solo con un boccale di birra, qui avrete modo di ricredervi. Per ogni pizza lo chef dispensa consigli e abbinamenti sul giusto calice di vino da abbinare.
SERVIZIO: il servizio è decisamente preciso e veloce. Il personale pur essendo giovane è preparato e attento. Così attento anche da intuire e quasi anticipare le richieste dei commensali. Essendo però la location molto piccola, si corre il rischio di sentirsi un po’ osservati e scrutati dai camerieri. Quest’ultimi, se l’occasione lo permette, sono poi anche molto accomodanti nel rispondere a qualsiasi esigenza o richiesta come trovare il tavolo che fa più al caso vostro. Mentre noi stavamo cenando è arrivata una cantante, almeno così ha sentito Giulio, che voleva un posto riservato per lei e i suoi amici e, visto che in quel momento c’era la sala comunicante alla nostra completamente vuota, è stata subito accontentata. Così accontentata che io, ad esempio, incuriosita su chi fosse questa VIP, non sono riuscita a capire di che personaggio famoso si trattasse, visto che oltre a essere lontana dalla mia vista, mi dava anche le spalle.
PREZZO: 77 euro e 50 centesimi per due antipasti (burrata con alici e 4 bocconcini di mozzarella), tre pizze (una San Marzano con Bufala, una Tricolore e una Riccia Marinata) e 4 bibite (due acque da 75 ml, una Coca Cola e una Rossa del Brenta) e un caffè è decisamente eccessivo. Tanto che (ahimè) non ce la siamo sentita di prendere il dolce. Il costo delle pizze si aggira, infatti, mediamente sui 10 euro come del resto anche quello degli antipasti.
IL VOTO DEL “CONFORT CREW”: 7 perché riteniamo che il conto pagato sia troppo salato per una pizza che, per quanto buona e gourmet, rimane sempre e comunque un prodotto popolare. Un prodotto popolare anche se sfornato da Giorgio Caruso, titolare del ristorante che ha portato a casa il titolo di Miglior Pizza Gourmet di Milano, vincendo una delle puntate di 4 Ristoranti di Alessandro Borghese dedicata proprio alla miglior pizza gourmet a Milano e sbaragliando la concorrenza dei suoi colleghi di Pizza Biscottata Gourmet di Carlo, Garage Pizza & Co di Matteo e consorte e Assaje Pizzeria di Ludovica.
Lievità Sottocorno – Pizzeria Gourmet
Via Pasquale Sottocorno, 17
20129 Milano MI