Coprifuoco a Milano, il ricordo di una notte (d’amore) milanese finisce in musica

Coprifuoco a Milano, il ricordo di una notte (d’amore) milanese finisce in musica

23 Ottobre, 2020 0 Di Marcella Gaudina

Giovedì 22 ottobre le agenzie battevano la seguente notizia. “Coprifuoco in Lombardia dalle 23 alle 5 del mattino di oggi fino al 13 novembre, consentiti solo gli spostamenti motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità. Chiusi i centri commerciali nei week end. Didattica a distanza da lunedì per le secondarie.

Una Milano by night senza più movida, deserta e presidiata dalla forze dell’ordine. Questa è la città della Madonnina che i fedelissimi dell’happy hours e gli adolescenti, e i giovani in generale, si prestano a vivere, si spera solo per un po’ di tempo, a causa della continua crescita dei contagi da Covid-19. Niente a che vedere con la vita notturna descritta in musica da Daino, il giovane cantautore e musicista milanese, 2° classificato al Festival di Castrocaro Terme 2020, nel suo nuovo brano “Quanto era bello”, che quasi per uno scherzo del destino, è disponibile proprio da oggi sulle piattaforme streaming e in digital download.

E siamo quasi sicuri che in tantissimi si ritroveranno in quanto descritto da Niccoló Dainelli, in arte “Daino, e non escludiamo che alcuni di loro, quando si poteva ancora circolare liberamente in città ad ogni ora del giorno, magari lo avrà anche ascoltato dal vivo dal momento che, la sua passione per il busking, l’ha portato più volte ad esibirsi nelle strade e nelle piazze della sua amata Milano (Daino è un musicista polistrumentista e cantautore milanese di origini toscane, classe 1999).

La canzone racconta, infatti, di un sabato sera trascorso in giro per Milano in compagnia di una ragazza incontrata poche ore prima in un locale. “Quanto Era Bello” – racconta Diano – è una canzone dolceamara, il ricordo di una notte milanese, un locale radical chic, due persone che incrociano le loro storie per un breve tempo tra un appartamento, un letto, un esame andato male e un tram che una sera sembra quasi galleggiare per le strade del centro.

Un testo reso oggi ancora più malinconico dalla situazione che stiamo vivendo, ma che ben si sposa con quello che i milanesi tutti, e non solo loro, stanno vivendo e sperimentando sulla propria pelle a causa delle restrizioni imposte per contrastare il dilagare dei contagi da Coronavisrus.