Sanremo e la sua “Musica leggerissima” che fa bene al (mio) cuore

Sanremo e la sua “Musica leggerissima” che fa bene al (mio) cuore

3 Marzo, 2021 0 Di Marcella Gaudina

“Si vede che è iniziato Sanremo!”. Questo il commento di mia madre una volta rientrata oggi a casa, dopo aver fatto un po’ di spesa al supermercato. Sì perché, a differenza degli altri giorni, ieri compreso, oggi sia io che mio marito, in stanze diverse per via dello smart working, eravamo entrambi intenti, io in cuffia, lui on air, ad ascoltare musica: io quella che ritengo la canzone più bella di questa 71 edizione del Festival della canzone italiana, tra quelle che si sono esibite durante la prima serata di ieri, lui tutte quelle dei primi 13 concorrenti che sono saliti sul palco dell’Ariston.

Da sempre per noi Sanremo è un appuntamento irrinunciabile, ma difficilmente riusciamo già dalla prima esibizione a intercettare le canzoni che si guadagneranno il podio o che, nonostante il deludente risultato in gara, saranno poi le più trasmesse in radio. Quest’anno però c’è qualcosa di diverso.

Per me questo Festival sarà indimenticabile non solo per l’assenza del pubblico per colpa della pandemia, la mancanza della passerella davanti al Teatro Ariston, le stringenti misure di sicurezza per artisti e tecnici (è di qualche ora fa la notizia che Amadeus chiederà ai 25 big il permesso di far partecipare comunque alla gara canora Irama mandando in onda la registrazione delle sue prove dal momento che due componenti del suo staff sono risultati positivi al Covid-19 e da regolamento il musicista dovrebbe mettersi in quarantena e di conseguenza rinunciare alla gara), ma per il brano “Musica leggerissima” del duo siciliano Colapesce e Dimartino, che questa mattina sulle pagine del Corriere.it danno già per favorito.

La sua melodia mi è entrata subito in testa. Merito del ritornello e di quella musica leggera, anzi leggerissima, che oggi (alle ore 16.17 saranno sei mesi che il mio AMATISSIMO PAPA’ ci ha lasciato), lenisce il mio immenso dolore. E’ tutto il giorno che l’ascolto e il suo ritornello mi regala attimi di gioia.

“Metti un po’ di musica leggera
Perché ho voglia di niente
Anzi leggerissima
Parole senza mistero
Allegre ma non troppo
Metti un po’ di musica leggera
Nel silenzio assordante
Per non cadere dentro al buco nero
Che sta ad un passo da noi, da noi
Più o meno”.

Una canzone appunto contro la tristezza, la depressione che solo un lutto sa lasciare. «Non è una critica alla musica leggera, ma qualcosa che va oltre. È una terza via – spiega Dimartino al Corriere.it -. È quella fatta di melodie che ti entrano nel cervello e che salvano l’uomo dai momenti bui. Il nostro brano è un inno per chi è psicologicamente debole, una fonte salvifica».

Questa “Musica leggerissima” la dedico al mio Papà, la cui vita non è stata proprio leggera. E se potessi esaudire un ultimo desiderio chiederei di poterla ballare fra le sue braccia perché Papà ripensandoci è una di quelle cose che non abbiamo mai fatto insieme e dire che tu e la mamma amavate tantissimo ballare. Ciao PAPA’. TI VOGLIO BENE, OVUNQUE TU SIA.